Protezione dell'Ambiente e difesa del suolo

CANALE MACININO VIESTE


L’Amministrazione Comunale ha richiesto finanziamento per i lavori della sistemazione idraulica del “Canale Macinino” a causa della presenza di criticità in termini di rischio idrogeologico presenti sul territorio di Vieste.
Il progetto preliminare illustra gli interventi atti ad eliminare rischio con riferimento agli eventi meteorici con tempo di ritorno pari a 200 anni. Le opere che si intendono realizzare hanno l’obiettivo di evitare le esondazioni e contenere l’intera portata all’interno delle sezioni fluviali. È stata effettuata una modellazione idraulica sull’intero tracciato del corso d’acqua principale che ha permesso di constatare, allo stato attuale, l’insufficienza di quasi tutte le sezioni trasversali e, in particolare, delle intersezioni con le infrastrutture viarie.
Le opere in progetto, con riferimento all’intero sviluppo del canale Macinino, sono:
a) adeguamento delle sezioni trasversali; in funzione delle caratteristiche del deflusso, è previsto un adeguamento della larghezza al fondo, in ogni caso variabile tra 10 m a monte (sezione trapezia con sponde a 45°), e 24 m a valle (sezione rettangolare);
b) riprofilatura del fondo in modo da evitare bruschi cambi di pendenza o salti di fondo; c) adeguamento degli attraversamenti in modo da permettere il deflusso della portata di progetto evitando eccessivi profili di rigurgito che possano portare ad esondazione o sormonto;
d) riduzione dell’indice di scabrezza del rivestimento del canale al fine di evitare la necessità di allargamenti incompatibili con lo stato dei luoghi; questo implica la posa in opera di tre differenti tipologie di rivestimento delle sponde e del fondo: con scogliera, “blockflex” e calcestruzzo; e) realizzazione di n.2 casse di espansione laterale al fine di sottrarre volume al deflusso e conseguentemente evitare l’uso di sezioni molto più ampie, incompatibili con il grado di urbanizzazione della zona di valle;
f) realizzazione di una piccola briglia nella zona più a monte del corso d’acqua al fine di provocare un rallentamento della corrente e consentire il deposito di materiale solido, in gran parte proveniente dalla parte montana del bacino.
In corrispondenza degli attraversamenti, larghezza e scabrezza di un adeguato tratto a monte e a valle sono state calibrate in modo da ottenere sempre un’accelerazione della corrente idrica ed evitare così i depositi di materiale solido che attualmente costituiscono uno dei problemi di maggior rilevanza.